Questo post segue il discorso che avevo iniziato qui.
Oggi il Consiglio Superiore della magistratura, l'organo di controllo della magistratura stessa, apre all'unanimità la procedura di trasferimento per Clementina Forleo, il giudice che guarda caso si stava occupando delle scalate a BNL, Antonveneta e RCS. Rea a quanto pare non di aver fatto recuperare allo Stato italiano (ossia a tutti gli italiani) 93 milioni di Euro, bensì di aver detto parole "eccessive, forzate e gravissime" (vicepresidente del CSM, Vacca). La stessa Vacca crede "che sia necessario che emerga che sono cattivi magistrati, e non perchè fanno i nomi dei politici. Questa non è una magistratura seria e questi comportamenti sono devastanti. I magistrati devono fare le inchieste e non gli eroi." Le parole incriminate sono tra le altre: "complicità nel disegno criminoso" dedicate a D'Alema (attuale ministro degli Esteri) e ai suoi amichetti.
Il problema non è un ministro degli esteri che prende e organizza scalate bancarie e a gruppi editoriali. Il problema è ovviamente che il magistrato che indaga su di lui ha “leso la reputazione, il prestigio e l’immagine di uomini politici”, tra l'altro dando quel giudizio perché costretto da una legge (la Boato) già dichiarata incostituzionale.
Oltre i fatti il mio commento personale: è ormai chiaro che il potere (non solo in Italia per carità) è ormai un'entità a sè. I politici non possono essere toccati. Per puro caso gli unici due magistrati a essere "sotto processo" sono la Forleo (nunmetoccateClementina!!!) e De Magistris. L'informazione è di partito, non è più informazione è formazione, indottrinamento.
Il pentolone è davvero al limite, ho davvero paura che presto esploderà.
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Tuesday, 4 December 2007
Tuesday, 23 October 2007
Carta Canta
Dalla rubrica di Travaglio su Repubblica:
Firmate l'appello per De Magistris...
"In nessun Paese come nell'Italia dell'ultimo quinquennio si è assistito ad un così intenso, spregiudicato ed arrogante attacco alla libertà e all'autonomia della giurisdizione. Attacco che si è verificato sia direttamente, con la tendenza a burocratizzare la figura e il ruolo del magistrato, sia indirettamente, attraverso numerose leggi finalizzate alla tutela di interessi personali che hanno stravolto e lacerato il concetto stesso di legalità (...). Riacquistato l'indispensabile clima di libertà, autonomia ed indipendenza - senza il quale né la magistratura né l'avvocatura possono operare proficuamente - il primo obiettivo da realizzare è una giustizia efficace e tempestiva"
(Dal programma elettorale dell'Unione "Per il bene dell'Italia, aprile 2006)
"Una magistratura indipendente, garanzia per tutti i cittadini. Dobbiamo improntare il nuovo ordinamento giudiziario a criteri di osservanza del principio di autonomia ed indipendenza della magistratura e che siano anche funzionali a rendere più efficiente ed efficace il compito del magistrato (...). Intendiamo eliminare la gerarchizzazione negli uffici della magistratura inquirente prevista dal nuovo ordinamento giudiziario, soprattutto in relazione all'esercizio dell'azione penale".
(dal programma elettorale dell'Unione "Per il bene dell'Italia", aprile 2006).
Firmate l'appello per De Magistris...

Sunday, 21 October 2007
Mastella si che è un gentiluomo...
Tanto per capire meglio chi è il ministro della Giustizia, è uno che dice di De Magistris:
Eh beh certo uno segue un'inchiesta per tre anni, lavora di domenica e durante le feste comandate e poi dopo che un ministro a caso ne chiede il trasferimento d'urgenza per motivi scelti a caso dall'ultimo numero di Topolino sai che fa? Iscrive lo stesso ministro nel registro degli indagati per farsi togliere il proprio lavoro... a Mastè ma per cortesia... nel registro degli indagati ci stavi da tempo... mica c'avemo l'anello al naso...
Mastellino caro, non ce lo devi dire tu che l'inchiesta deve andare avanti tanto l'inchiesta, dove sei indagato per reati non proprio leggeri, va avanti da sola. E magari succede pure che una volta che ti tolgono di dosso gli schizzi di fango si inizia a vedere quell'altra cosa marrone che hai addosso.
"Mi ha iscritto scientemente nel registro degli indagati perché sapeva che, iscrivendomi, gli veniva tolta l'inchiesta e diventava un eroe nazionale".
Eh beh certo uno segue un'inchiesta per tre anni, lavora di domenica e durante le feste comandate e poi dopo che un ministro a caso ne chiede il trasferimento d'urgenza per motivi scelti a caso dall'ultimo numero di Topolino sai che fa? Iscrive lo stesso ministro nel registro degli indagati per farsi togliere il proprio lavoro... a Mastè ma per cortesia... nel registro degli indagati ci stavi da tempo... mica c'avemo l'anello al naso...
"Non ho alcuna difficoltà: l'inchiesta vada avanti. Sono il primo a chiederlo perché voglio che questi schizzi di fango che mi sono stati gettati addosso mi vengano tolti".
Mastellino caro, non ce lo devi dire tu che l'inchiesta deve andare avanti tanto l'inchiesta, dove sei indagato per reati non proprio leggeri, va avanti da sola. E magari succede pure che una volta che ti tolgono di dosso gli schizzi di fango si inizia a vedere quell'altra cosa marrone che hai addosso.
Saturday, 20 October 2007
L'ultimo rantolo della giustizia italiana
E così apprendiamo la notizia che è stata tolta l'inchiesta a De Magistris, quel magistrato che stava indagando, tra gli altri, anche su Mastella e Prodi, rispettivamente Ministro della Giustizia e Presidente del Consiglio.
Fondamentalmente è successo questo: il controllato (De Magistris) indaga sul controllore (Mastella), il controllore lo mette sotto indagine e così il controllato essendo messo sotto inchiesta dal controllore diviene incompatibile con l'inchiesta che sta conducendo.
Bellissima storia di giustizia all'italiana. Giustamente Di Pietro parla di giustizia italiana al capolinea e di governo al capolinea con essa.
Ora mettete il bavaglio anche ai blog e lo stato di polizia è alle porte...
Fondamentalmente è successo questo: il controllato (De Magistris) indaga sul controllore (Mastella), il controllore lo mette sotto indagine e così il controllato essendo messo sotto inchiesta dal controllore diviene incompatibile con l'inchiesta che sta conducendo.
Bellissima storia di giustizia all'italiana. Giustamente Di Pietro parla di giustizia italiana al capolinea e di governo al capolinea con essa.
Ora mettete il bavaglio anche ai blog e lo stato di polizia è alle porte...
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